Torniamo a parlare di canzoni, un tema particolarmente amato dal pubblico di Rete Due; una forma d’arte popolare che, nel tempo, si è vestita di mille colori, modalità e ispirazioni differenti. A volte frivola e solare, altre volte impegnata e colta. Ma ci sembra che il minimo comune denominatore di una qualità media professionale molto alta, stia venendo meno. L’idea di melodia, armonia, arrangiamenti e, soprattutto, del suonare assieme, sta lasciando il passo ad un canto appena accennato, affogato nell’autotune, dove gli arrangiamenti sono fatti con il computer, spesso totalmente casuali e disgiunti dal significato – anch’esso banale e ripetitivo – del testo.

Ma è davvero così? O ancora sopravvivono tra le nuove generazioni, slanci di creatività spontanea e capacità musicali reali?

Claudio Farinone e Giovanni Conti ne parlano con un grande cantautore e musicista della vecchia guardia come Eugenio Finardi, e con un notevole narratore di musica come lo scrittore, giornalista e presentatore radiotelevisivo Massimo Cotto.