Tra jazz e nuove musiche

Lakecia Benjamin “Phoenix”

Un sound newyorkese ruvido, proteiforme, dal groove incessante, con tinte funk, con un ritorno al rhythm and blues

Lakecia Benjamin

Lakecia Benjamin

  • Lakecia Benjamin

Lakecia Benjamin, alto sax
Oscar Perez, pianoforte
EJ Strickland, batteria
Elias Bailey, contrabbasso

Una collaborazione Studio Foce, Città di Lugano - RSI Rete Due
Diretta radiofonica su Rete Due e diretta video streaming su rsi.ch/streaming

Il nuovo sound newyorkese è servito su di un piatto d’argento. Ed è quello declinato da Lakecia Benjamin: ruvido, proteiforme, dal groove incessante, con tinte funk, ma soprattutto con un ritorno al rhythm and blues che non s’ascoltava da tempo.

Ha iniziato a suonare il sassofono all’età di dodici anni e ha rapidamente dimostrato un notevole talento. Ha frequentato la Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts e successivamente ha continuato la sua formazione musicale al New School for Jazz and Contemporary Music.

Gary Bartz è stato il suo mentore. È stato lui a introdurla all’ascolto di Charlie Parker, Jackie McLean e John Coltrane: e quest’ultimo, a sentire le sue sgroppate sassofonistiche, sembra sia rimasto nel cuore di Lakecia Benjamin. E se aggiungiamo che il primo vero lavoro l’ho avuto da Mr. Clark Terry in persona, che l’ha arruolata nella Young Titans of Jazz, possiamo senz’altro affermare che le referenze della Benjamin sono più che soddisfacenti. E anche le altre esperienze della sassofonista non sono da meno, perché nel corso del tempo ha messo il suo talento al servizio di Anita Baker, della Count Basie Orchestra, Harry Belafonte, Duke Ellington Orchestra, della Kool & the Gang, Macy Gray, Jimmy Heath, Vincent Herring, Bertha Hope, Ulysses Owens Jr., The Roots, Santigold, Charles Tolliver, Stevie Wonder, Gregory Porter and Craig Robinson’s Nasty Delicious Band. Insomma, a ben vedere l’approccio alla musica di Lakecia Benjamin è ampio e trasversale. Retox, il suo album d’esordio, risale al 2012, lavoro che riscosse un considerevole successo e colpì per la capacità della musicista newyorkese di saper mescolare generi e sonorità differenti. seguito da un lungo silenzio discografico da leader che si interrompe nel 2018 con Rise Up, per poi arrivare al 2020 quando la Benjamin licenzia Pursuance: The Coltranes, fino ad arrivare alla sua prova della maturità di linguaggio con l’ultimo nerboruto album Phoenix, che la consacra definitivamente nella scena jazzistica mondiale. Oltre Lakecia Benjamin sul palco ci sarà una terna di eccellenti musicisti della scena statunitense: Oscar Perez al pianoforte, Elias Bailey al contrabbasso e E.J. Strickland alla batteria.

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