È stato un grande derby svizzero quello andato in scena nelle semifinali dell'Australian Open 2017 e a vincerlo è stato Roger Federer, che ha sconfitto in 3h04' un generosissimo Stan Wawrinka. Il basilese si è così guadagnato il diritto di disputare la 28a finale in carriera nel Grande Slam e di provare a conquistare il 18o titolo in un Major, lui che è appena tornato alle competizioni dopo aver saltato la seconda metà della scorsa stagione per un infortunio al ginocchio sinistro. Un'impresa per il campione 36enne.
Quale è allora il segreto della sua longevità, ritornato ai massimi livelli dopo sei mesi di assenza? Cosa dire del suo sfidante e collega Stan Wawrinka che ancora una volta si è dovuto arrendere al cospetto del suo amico e maestro? Quanto di questo successo è dovuto al genio e all’estro assoluto e quanto invece alla programmazione meticolosa, sia da parte dello staff di Roger Federer sia da parte del movimento a livello nazionale? Quanto infine questi esempi eccezionali possono trascinare un movimento giovanile assai numeroso in Svizzera.
Modem ne parla con
Riccardo Margaroli, responsabile juniores Associazione regionale tennis Ticino
Claudio Mezzadri, commentatore RSI, ex giocatore, ex capitano della squadra svizzera di Coppa Davis,
Bixio Caprara, Direttore del Centro sportivo di Tenero,
Giona Morinini, psicologo dello sport
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