''Accettiamo la vittoria del no, ma ora si onorino le promesse”. Sono le prime parole del leader indipendentista (e primo ministro scozzese) Alex Salmond nel commentare il risultato del referendum sull’uscita dal Regno Unito.
La percentuale di No risulta pari al 55% contro un 45% di SI con, sullo sfondo, un'affluenza record dell'84%. Nessuna rivoluzione, dunque, ma un enorme cambiamento –da e verso Londra- ci sarà comunque e riguarderà anche le altre nazioni che costituiscono il Regno Unito. In che termini e con quale tempistica? Come leggere questo voto in chiave europea, alla luce degli altri movimenti indipendentisti? La totale autonomia della Scozia tornerà prima o poi all’ordine del giorno nelle agende di Westminster? Modem ne parla con Graham Watson (ex europarlamentare nato in Scozia), Piers Ludlow (Professore alla London School of Economics) e con David Ellwood (Professore alla Johns Hopkins University di Bologna).
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