Un agente Argo 1 SA all'epoca dell'impiego a Lumino
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Mandato... a casa

Sui banchi del Parlamento ticinese la vicenda dei mandati misteriosi e milionari alla Argo One

  • ©Ti-Press/Gabriele Putzu
  • 14.03.2017
  • 37 min
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Paolo Beltraminelli si è spiegato in Gran Consiglio. Il direttore del Dipartimento sanità e socialità ha riferito in Parlamento in merito alla vicenda del mandato da tre milioni di franchi conferito alla “Argo 1”. Il nome della “Argo 1” è spuntato in relazione all'inchiesta sul presunto reclutatore dell'IS: l'uomo infatti lavorava come guardia giurata per questa azienda e in questa veste avrebbe cercato di fare proseliti per il jihad.

La ditta era stata incaricata dallo stesso DSS di svolgere compiti di sorveglianza presso il centro per richiedenti l’asilo di Camorino, Lumino e Peccia. Gli interrogativi però sono molti. Ruotano attorno alla stessa società di sicurezza scelta, spuntata fuori quasi dal nulla. E alla modalità della commessa assegnata: un mandato diretto, da 3 milioni di franchi.

Il mandato diretto è sempre stato motivato dal consigliere di Stato Paolo Beltraminelli con l'urgenza della situazione che ha visto un crescente numero di migranti giungere in Ticino in quel periodo. Ma dal Parlamento molte domande sono state poste: Com'è possibile che di un mandato pubblico non ci sia traccia? Chi ha preso la decisione e su quali basi? Perché proprio la Argo 1, una società che peraltro ha cambiato pelle più volte? Domande discusse in parlamento che saranno al centro del nostro dibattito, con:

Paolo Beltraminelli, Consigliere di Stato e direttore del DSS
Alex Farinelli, capogruppo Plr in Gran Consiglio
Daniele Caverzasio, capogruppo Lega in Gran Consiglio
Ivo Durisch, capogruppo Ps in Gran Consiglio

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