I soldati svizzeri partecipano alla missione di pace ONU in Kosovo dal 1999
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Swisscoy in Kosovo

Confermato ma ridotto il contestato contingente di militari nel Paese balcanico

  • Keystone
  • 25.11.2016
  • 34 min
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Forse anche perché i ministri Guy Parmelin e Ueli Maurer, entrambi UDC, non erano d’accordo tra di loro, ma la decisione del consiglio federale sulla permanenza per altri tre anni della Swisscoy in Kosovo è stata sofferta. Un contingente di militari all’estero contestato da chi non vuole nessun impegno della Svizzera al di fuori dei propri confini nazionali, preferendo invece un rafforzamento della difesa delle nostre frontiere.

Ma alla fine l’impiego di militari elvetici in seno alla forza multinazionale KFOR, che garantisce la stabilità nel paese balcanico, continuerà a dare il proprio supporto per altri 3 anni ancora. Tuttavia, il suo effettivo sarà progressivamente ridotto. Il contingente massimo attuale di 235 militari sarà progressivamente ridotto: scenderà ad un massimo di 190 militi entro ottobre 2019, e a 165 l’anno successivo.

Il Consiglio federale ha inoltre incaricato il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, in collaborazione con il Dipartimento degli affari esteri, di esaminare quali possibilità vi saranno in futuro per trasferire risorse dall'impiego militare alla promozione civile della pace e di presentarle in un rapporto entro il 31 dicembre 2018.

Sullo sfondo della decisione del Governo federale, si riaffaccia dunque il dibattito sulla presenza militare svizzera all’estero, e sull’efficacia di questi organismi internazionali per garantire la pace. In che misura è opportuna la loro presenza in zone di crisi? Quale apporto può dare un piccolo paese neutrale come la Svizzera? Restare in Kosovo, o chiudere e tornare a casa?

Ne discutiamo a modem con:
Marco Chiesa, consigliere nazionale UDC, membro commissione politica estera
Carlo Sommaruga, consigliere nazionale PS, membro commissioni politica di sicurezza e politica estera
Stefano Brunetti, tenente colonnello, ex comandante di Swisscoy nel Kosovo
Francesco Martino, giornalista dell’Osservatorio sui Balcani
Edy Bernasconi, giornalista, caporedattore de La Regione Ticino

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