La settimana della moda

Come ogni lunedì iniziamo a declinare in cinque modi diversi un tema, questa settimana il tema è quello della moda. C’è la moda delle passerelle, delle sfilate parigine o più vicine a noi, milanesi, quella per pochi e per poche, è c’è la moda per tutti, moda intesa come scelta di quello che meglio ti sta.

Francesca Calcagno ed il suo guardaroba hanno incontrato una consulente di immagine, Antonella Marzo Cantarelli. Una premessa, chi è una consulente d’immagine? È una figura che nasce negli anni ’50 su richiesta dei produttori hollywoodiani che si resero conto che se in bianco e nero gli attori erano sempre tutti bellissimi, a colori non era più così. Loro consigliano ma ovviamente ognuno resta libero di mettersi addosso quello che preferisce anche se una consulente ti dice di no. Viva la libertà delle scelta sbagliate. Sbagliate per chi poi? Sentiamo però com’è andata a Francesca.

CONTENUTO EXTRA: Gli Anelli

Quali sono le regole per indossare gli anelli? Vanno girati verso di sé oppure verso il proprio interlocutore? Li possono indossare anche coloro che non hanno mani da pianista? Risponde Antonella Marzo Cantarelli. La premessa: l’anello è un oggetto importante, che esprime il proprio stato d’animo e la propria personalità.

Se la consulente d’immagine ha rimandato la nostra Francesca Calcagno, per la nostra seconda escursione nel mondo della moda andiamo direttamente in passerella... ma una decisamente particolare. Una passerella per bambini. Cinzia Rigamonti è andata a Ginevra dove si cercano gli eredi di Kate Moss e Brad Pitt.

Continuiamo a parlare di Moda spostandoci in Sud Africa, dove un giovane luganese, malato d’Africa, ha messo in piedi un progetto di moda (ma non solo) molto interessante. Paul Burggraf lo abbiamo conosciuto nella nostra rubrica degli espatriati, oggi lo ritroviamo con piacere per farci raccotare come è nato e come si sta sviluppando il suo progetto grazie al quale produce scarpe. Alla moda.

Nel quarto appuntamento con le nostre storie dedicate al mondo della moda, ci siamo fermati a guardare il lato oscuro della moda, quello dietro le luci delle passerelle. Dietro il nostro costruito bisogno di moda, dietro i lustrini e le gambe che seguono immaginarie linee rette in passerella, a volte c’è il buio: un buio che fa paura. Diverse inchieste hanno messo in luce sfruttamenti, condizioni di lavoro oltre i limiti, vicine allo schiavismo. Giò Rosi è l’autore del libro inchiesta “Il lato oscuro della moda” pubblicato da Anteprima, ed è con lui che ne parliamo.

Ultimo appuntamento con la moda, il tema che stiamo affrontando da diverse angolazioni, prendendo spunto dalla Settimana della moda che sta avendo luogo a Milano in questi giorni. Ma anche sul piano locale abbiamo delle strutture molto qualificate e soprattutto all'avanguardia per intraprendere delle formazioni in questo settore. Elizabeth Camozzi ha voluto saperne di più e si è recata a Viganello in una di queste.