Un articolo del quotidiano romando Le Temps ha parlato recentemente di una diffusione inquietante degli errori di ortografia ma allo stesso tempo della comparsa (provvidenziale) di molti siti internet che si possono consultare per mettere alla prova le proprie capacità ortografiche.
Non solo: un gran numero di volontari si è messo a disposizione per rilevare e segnalare, sempre nelle pagine web, gli errori compiuti, creando rubriche dal titolo “Un errore al giorno” oppure “Scrivere dritto” che poi è il significato greco della parola ortografia. Tutte iniziative numeriche paradossalmente di aiuto nello scrivere, quello fisico.
Inoltre all’interno delle grandi imprese, sia pubbliche che private, ci si è resi conto che gli errori nello scritto, quindi sintassi e ortografia, nuocciono in modo significativo all’immagine e che quindi i loro impiegati, prima di mettersi a studiare l’inglese, farebbero meglio ad avere una buona padronanza della lingua materna.
Un episodio limite si è verificato a Ferney-Voltaire, a un tiro di scoppio da Ginevra ma in territorio francese: il municipio ha fatto posare targhe murali in omaggio all’illustre cittadino, e in ben cinque occasioni queste targhe includevano nel testo errori di ortografia.
Ne parliamo con Simone Fornara, responsabile del Centro di Didattica dell’Italiano e delle Lingue nella Scuola (DILS).
Ortografia e Web, Volare 10.12.2014
RSI New Articles 10.12.2014, 13:20
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