Sono passati due mesi da quando Vladimir Petkovic è in carica. È arrivato il tempo delle prime convocazioni e sarà poi anche il momento del primo ritiro e dell'atteso esordio contro l'Inghilterra, lunedì 8 settembre a Basilea. In questo periodo, ci racconta lo stesso neo tecnico rossocrociato, "ho fatto tanti chilometri, ho incontrato una dozzina di giocatori personalmente e molti altri li ho contattati telefonicamente. Poi a Feusisberg si inizierà a lavorare sul campo e così il mio lavoro teorico di selezionatore lascerà finalmente spazio a quello molto più pratico di allenatore".
L'ex allenatore della Lazio raccoglie un'eredità certamente pesante, ma anche una squadra già ben amalgamata da Ottmar Hitzfeld. "È un gruppo che ha fatto bene fino adesso e che farà bene anche in futuro, ma ci vuole ancora più convinzione, più cattiveria agonistica per vincere ogni partita". Come punto di continuità con la precedente gestione, ci sarà certamente il ruolo di capitano per Gökhan Inler: "Lui ha dimostrato in questi anni tutto il suo valore e il peso del suo comportamento e comunque non è certamente il momento di fare cambiamenti drastici".
Alla vigilia di questo momento fondamentale per la sua carriera, Vlado si dice "molto curioso, anche di me stesso, ma soprattutto vi è una dose molto alta di convinzione, perché ho davanti un gruppo molto giovane, molto compatto e positivo".