Sono numerose la tradizioni legate al Venerdì Santo nella Svizzera italiana, alcune delle quali ormai cadute in disuso. In Val Colla, dopo la preghiera, i bambini giravano per le vie dei nuclei facendo suonare le raganelle. Gli abitanti di Agno percorrevano le strade del paese suonando il “tarlac”. A Prugiasco si ricorreva al suono del “taràra”. A Ludiano toccava ai “mazzò”, mazze con cui si batteva un tronco di larice o abete posto sul sagrato, nonché al Cireneo, impersonificato da un abitante del paese, che faceva la sua comparsa durante la messa. Da “Il Regionale”, 24.04.1973. Di Plinio Grossi.

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Il Venerdì Santo e le sue tradizioni
Il Regionale, 24 aprile 1973