Di origine leventinese, ma nata nel Comasco e stabilitasi a Chiasso, Irma Russo-Giudici rievoca come abbandonò la pittura, forma d’arte che non le era congeniale, per dedicarsi alla scultura, intraprendendo a 47 anni un percorso all’Accademia di Brera. La sua ultima opera, frutto di sei anni di lavoro, è stata posta ad Aarau. Da “Arte svizzero-italiana”, 03.02.1955. Di Eros Bellinelli.
![2256086_Irma_Russo_frame-00_00_05_22_edited.jpg](https://cleaver.cue.rsi.ch/public/archivi/2186391-cvltrj-2256086_Irma_Russo_frame-00_00_05_22_edited.jpg/alternates/r16x9/2186391-cvltrj-2256086_Irma_Russo_frame-00_00_05_22_edited.jpg)
Archivi
Irma Russo Giudici, scultrice
Arte svizzero-italiana, 3 febbraio 1955
- Cultura
- Arte
- ARCHIVI
- Irma Russo Giudici