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Nata a Vezio, figlia di una casalinga contadina e di un gessatore stagionale, fu influenzata dall'attività politica del padre, Olimpio Boschetti. Dopo la scuola maggiore lavorò a San Gallo nel ramo tessile per poi tornare al paese natale e offrirsi volontaria nei servizi complementari dell'esercito. Finita la guerra divenne moglie e madre. Dagli anni 1950 gestì un negozietto, animò il Consiglio parrocchiale e la Pro Vezio. Sancito in Ticino il diritto di voto ed eleggibilità delle donne (1969), fu dapprima tacitamente eletta in Municipio, poi nominata sindaca (1971). Il suo impegno ebbe risonanza in tutto il Cantone ma non si candidò alle elezioni del 1972.