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Rientrata da studi in lingue e commercio all'istituto di Menzingen, lavorò nella carto-libreria del padre Attilio Gamba a Locarno. Moglie e madre dagli anni Quaranta, iniziò a interessarsi alla politica negli anni Sessanta, nel pieno del fermento per il riconoscimento del diritto di voto alle donne, quando le militanze associative femminili erano numerose. Firmò lettere e articoli e nel 1971 fu tra le prime elette al Gran Consiglio in Ticino, nelle file dei conservatori. Si impegnò per questioni ambientali (traffico veicolare, pericoli naturali) e sociali (conciliabilità lavoro-famiglia, immigrazione, recupero dei tossicodipendenti e salute pubblica). Lasciata la politica, operò in associazioni religiose e caritatevoli.