Dossier

Premi letterari e Svizzera italiana

È un intreccio di relazioni che attraversa le frontiere, quello tra Svizzera italiana e Italia, e i premi letterari sono luogo privilegiato di questi scambi. Ricevere un premio a Lugano può così essere, come testimonia Vasco Pratolini, un momento di svolta nella vita di uno scrittore.

  • 17 marzo, 16:07
Copertina_Dossier_Nobel.jpg
Di: Luisa Orelli 

Ci sono i Nobel, e ci sono gli ignobel. La frase sarebbe stata pronunciata da Roberto Longhi, grande storico dell’arte, ed è ripresa da Giorgio Orelli con tono scanzonato quando gli viene consegnato, nel 1990, il premio Nuova Antologia, uno dei tanti della sua luminosa carriera.

Anche la Svizzera italiana ha i suoi: il premio Lugano, o il Libera Stampa, sono i più celebri, e hanno richiamato alle nostre latitudini intellettuali come Gianfranco Contini e costituito uno dei luoghi di scambio tra la frontiera che taglia in due il comune territorio letterario.

00:57

Il premio Nuova Antologia a Giorgio Orelli

RSI Archivi 06.09.1990, 12:23

06:16

I primi premi letterari della Svizzera italiana

RSI Archivi 15.06.2005, 14:15

Tra gli scrittori, italiani e non, cui tra il 1946 e il 1966 fu attribuito il Libera Stampa, Vasco Pratolini, che ricorda con gratitudine gli amici luganesi.

Com’è bella Lugano, amici!, scrive nel 1947. Io vengo dal nostro inverno prezioso di miseria e di gelo, l’Italia, che ha soltanto il fiato della sua speranza a riscaldarla. (...) Dal gelo, dalla miseria e dalla speranza che ha nome Italia, ecco questa vostra città ove anche la neve ha un tepore inusitato coi gabbiani e il lago, via Nassa tutta archi e tutta luce.

11:13

Il ritorno a Lugano di Vasco Pratolini

RSI Archivi 10.06.1969, 15:34

Ma il passaggio della frontiera avveniva anche in senso inverso, e abbraccia anche le valli italofone dei Grigioni: con il premio Viareggio per esempio, di cui fu insignita l’esordiente Alice Ceresa, mentre a Grytzko Mascioni fu conferito l’Inedito, con sede a Milano e composto da una giuria esclusivamente femminile, nella quale spicca la presenza di Natalia Ginzburg.

09:46

Alice Ceresa riceve il premio Viareggio

RSI Archivi 24.08.1967, 15:06

01:40

Le lettrici premiano Mascioni

RSI Archivi 03.04.1973, 00:00

Meno aleatoria e iscritta negli anni la partecipazione come giurati alle sedute del Campiello, a Venezia, di Sergio Grandini o di Giovanni Orelli agli appuntamenti del Bagutta nell’omonimo ristorante milanese. Di portata nazionale il Veillon, creato dall’industriale Charles Veillon, e assegnato a romanzieri di lingua tedesca, francese ed italiana, tra i quali nel 1964 lo stesso Giovanni Orelli per il suo primo romanzo.

06:35

Intervista a Sergio Grandini

RSI Archivi 29.10.1996, 14:20

01:22

Il premio Veillon a Giovanni Orelli

RSI Archivi 09.05.1964, 15:01

Percursore di un concetto territoriale tornato di moda in anni più recenti (quello della regio insubrica) il premio Chiara, dedicato alla memoria dell’omonimo scrittore luinese, che nella sua versione giovani, dedicata ai nuovi talenti, ha avuto come finalisti nel 1997, tra gli altri, i giovanissimi Alexandre Hmine e Nenad Stojanovic, entrambi ticinesi di origine straniera, oggi affermato scrittore e insegnante di letteratura italiana al Liceo di Lugano Hmine e docente all’Univeristà di Ginevra Stojanovic.

07:17

Cinque finalisti ticinesi al premio Chiara

RSI Archivi 25.04.1997, 15:21

Ti potrebbe interessare