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Stabio, domenica 22 ottobre 1876. Luigi Catenazzi, conservatore, esce di casa con il suo fucile Vetterli in spalla. Dopo essere passato davanti al caffè Della Casa, ritrovo dei liberali, due individui lo inseguono. Poco dopo, nei pressi dello stabilimento balneario Gianella, uno dei due, Guglielmo Pedroni, viene ferito mortalmente da uno sparo. Ne nasce uno scontro violento e caotico a cui partecipano molte persone e che porta all’uccisione di altre tre uomini. Quattro anni più tardi, un lungo processo che si svolge nella locale chiesa parrocchiale, tenta di far luce su quanto avvenuto.