Arte

Una star del Rinascimento con origini caronesi

“Andrea Solario. La seduzione del colore” è l’importante mostra in corso al Museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 30 giugno: un’occasione unica per riscoprire l’opera di un ritrattista di grande successo 

Solario_Madonna-del-cuscino-verde_Louvre-1.jpg

Emanuela Burgazzoli ha incontrato Lavinia Galli, co-curatrice della mostra al Museo Poldi Pezzoli di Milano con Antonio Mazzotta, e le ha chiesto di farci da guida attraverso questo straordinario percorso espositivo, un vero condensato della storia della pittura rinascimentale.
Insieme a lei, nel suo racconto, scopriamo la bellezza di alcuni dei capolavori di Andrea Solario, come La Madonna del cuscino verde – restaurata per l’occasione dal Louvre - La Testa di San Giovanni Battista, la Cleopatra e il Riposo durante la fuga in Egitto.

È la prima mostra monografica mai tentata su questo maestro del Rinascimento, originario della famiglia di scultori e architetti Solari di Carona; l’esposizione riunisce 24 sue opere tra dipinti e disegni, grazie a prestiti eccezionali, come i sei dipinti provenienti dalla Grande Galerie e dalla Cour Carré del Louvre che possiede il secondo nucleo più consistente di opere, dopo quello di otto dipinti del Museo Poldi Pezzoli.

Andrea, fratello dello scultore Cristoforo, detto il “Gobbo”, è un pittore di grande qualità, che si specializzerà nella ritrattistica; nato a Milano attorno al 1470, si forma Venezia, lavora alla corte degli Sforza di Milano e dei francesi di Luigi XII; il suo primo ministro, il cardinale George d’Amboise lo chiama a decorare il suo castello in Normandia, dal 1507 al 1510, di fatto facendone il pioniere del Rinascimento in Francia prima dell’arrivo di Leonardo, nel 1516.
Curioso destino per questo eccezionale pittore e disegnatore: famoso e amato in Francia (i suoi dipinti passeranno nelle mani di grandi personaggi, come la regina di Francia Maria de’ Medici o Richelieu), meno noto in Italia, dove resta un artista più amato e apprezzato dai collezionisti (come Gian Giacomo Poldi Pezzoli) e dai maggiori conoscitori (tanto che le sue opere arrivano a costare più dei dipinti di Botticelli), ma meno noto al grande pubblico.

"La seduzione del colore. Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia", Museo Poldi Pezzoli, Milano

"La seduzione del colore. Andrea Solario e il Rinascimento tra Italia e Francia", Museo Poldi Pezzoli, Milano

  • Courtesy: museopoldipezzoli.it

Decisive saranno le scoperte dello studioso tedesco Otto Mündler, il primo nel 1850 a tracciare una biografia dell’artista, che aveva scompigliato le carte firmandosi in modi diversi, e a delineare un corpus preciso delle sue opere, attribuendogli poco più di cinquanta dipinti. Un corpus esiguo, sparso in molte collezioni del mondo, tra musei e privati. Ecco perché la mostra milanese, che riunisce ben 24 opere – tra queste 10 mai esposte in Italia – costituisce un’occasione davvero unica per farsi un’idea complessiva dell’arte di Andrea Solario, che tiene in equilibrio le grandi tradizioni e le tendenze dell’epoca: da Bellini a Leonardo, da Antonello a Raffaello, dalla pittura nordica alla scultura contemporanea.

10:15

Andrea Solario. La seduzione del colore 

Alphaville 03.04.2025, 11:30

  • Courtesy: museopoldipezzoli.it Foto: Nicola Colia
  • Lina Simoneschi Finocchiaro

Correlati