Mappare i funghi di tutto il mondo. È il compito che si sono posti i ricercatori dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze e del Centro italiano sulla biodiversità, che hanno partecipato a uno studio internazionale guidato dall’Università di Jyväskylä, in Finlandia.
Il team di ricercatrici e ricercatori ha adottato un approccio innovativo per indagare la biodiversità: l’idea è quella di creare una mappa dei funghi del mondo a partire da campioni di aria di diverse aree del pianeta. Un elemento impalpabile ai nostri occhi, eppure un “tesoro” per la ricerca sulla natura e sulla diversità biologica.
Alessandra Bonzi ne ha parlato con Stefano Ventura ricercatore del CNR.
Il pianeta si sta riscaldando, quindi sta aumentando la temperatura e questo è un fenomeno molto più accentuato nelle regioni polari e continentali che nelle regioni tropicali, ecco che vediamo che ci sarà la possibilità che cambi la presenza dei funghi seguendo il cambiamento della temperatura media e di conseguenza anche della stagionalità. Quindi ci aspettiamo una migrazione di alcuni gruppi funzionali e tassonomici di funghi verso nord, ad esempio, un ingresso di specie estranee all’ambiente precedentemente in ambienti che stanno subendo un riscaldamento.
Stefano Ventura, ricercatore del CNR
Funghi globali
Alphaville 13.08.2024, 11:30