La settima edizione de L’immagine e la parola (da venerdì 29 marzo a domenica 31 marzo), l'evento primaverile legato al Locarno Film Festival, si intitola Esploratori inesausti e ruoterà attorno alla relazione tra maestri e discepoli.
- L'immagine e la parola 2019 - Il programma completo in
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/info/ticino-grigioni-e-insubria/a52ki3-Limmagine-e-la-parola-2019-Il-programma-completo-in/download/Immagineeparola2019.pdf
- L'immagine e la parola 2019 - Il programma completo in
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/info/ticino-grigioni-e-insubria/a52ki3-Limmagine-e-la-parola-2019-Il-programma-completo-in/download/Immagineeparola2019.pdf
"In un momento in cui la fragilità delle relazioni umane e la sfiducia nel futuro dominano il panorama sociale - si legge nel comunicato diramato lunedì - il Locarno Film Festival sceglie di puntare sulla centralità dello scambio culturale, che da sempre avviene tra diverse generazioni. Il rapporto tra maestri anticonformisti e discepoli curiosi accomuna gli ospiti invitati quest’anno".
L'ex regista votatosi all'insegnamento Béla Tarr sarà l'ospite principale e inaugurerà la tre giorni presentando venerdì il suo Werckmeister Hármoniák (Le armonie di Werckmeister, 2000).
Il regista e sceneggiatore ungherese Béla Tarr
L'artista ungherese, nei giorni seguenti all'evento, terrà il suo workshop
Mountains–Loneliness–Desire, con la produzione di un film sulle montagne locarnesi assieme
a una decina di giovani cineasti svizzeri e internazionali. Un progetto ideato in collaborazione con il CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive) e con il supporto della Ticino Film Commission.
Secondo grande maestro sotto la lente: Bernardo Bertolucci, autore scomparso di recente e premiato con il Pardo d’onore nel 1997, un regista che ritornò con i suoi ultimi film proprio a una riflessione sull'adolescenza.
Il regista di "Ultimo tango a Parigi" (Parma, 1941 – Roma, 2018)
La serata di sabato sarà dedicata al ricordo del regista parmense, con la proiezione dello struggente
Io e te (2012), la partecipazione del pluripremiato montatore
Jacopo Quadri e del critico cinematografico del Corriere della Sera
Paolo Mereghetti.
L’immagine e la parola si contraddistingue per la ricerca di connessioni tra arti differenti e per la prima volta apre le sue porte alla poesia, invitando Mariangela Gualtieri, fondatrice della compagnia Teatro Valdoca insieme a Cesare Ronconi. La poetessa di Cesena sarà la protagonista domenica del rito sonoro Bello Mondo, in cui saranno letti testi tratti dalla raccolta Le giovani parole.
A seguire la proiezione in prima internazionale il film Gli indocili di Ana Shametaj. L’incontro sarà moderato da Laura Accerboni in collaborazione con Babel - Festival di Letteratura e traduzione e il supporto di OSA (Organico scena artistica!).
Per saperne di più:
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