Cultura e spettacoli

Festival, maestri e discepoli

Svelato il tema della 7a edizione de "L’immagine e la parola", evento primaverile del Locarno Film Festival

  • 4 marzo 2019, 18:08
  • 22 novembre, 22:49
02:22

CSI 18.00 del 4.3.2019 - Il servizio di Sharon Bernardi

RSI Info 04.03.2019, 18:04

  • Ti-Press
Di: Bleff 

La settima edizione de L’immagine e la parola (da venerdì 29 marzo a domenica 31 marzo), l'evento primaverile legato al Locarno Film Festival, si intitola Esploratori inesausti e ruoterà attorno alla relazione tra maestri e discepoli.

"In un momento in cui la fragilità delle relazioni umane e la sfiducia nel futuro dominano il panorama sociale - si legge nel comunicato diramato lunedì - il Locarno Film Festival sceglie di puntare sulla centralità dello scambio culturale, che da sempre avviene tra diverse generazioni. Il rapporto tra maestri anticonformisti e discepoli curiosi accomuna gli ospiti invitati quest’anno".

L'ex regista votatosi all'insegnamento Béla Tarr sarà l'ospite principale e inaugurerà la tre giorni presentando venerdì il suo Werckmeister Hármoniák (Le armonie di Werckmeister, 2000).

Il regista e sceneggiatore ungherese Béla Tarr

Il regista e sceneggiatore ungherese Béla Tarr

  • keystone

L'artista ungherese, nei giorni seguenti all'evento, terrà il suo workshop
Mountains–Loneliness–Desire, con la produzione di un film sulle montagne locarnesi assieme
a una decina di giovani cineasti svizzeri e internazionali. Un progetto ideato in collaborazione con il CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive) e con il supporto della Ticino Film Commission.

Secondo grande maestro sotto la lente: Bernardo Bertolucci, autore scomparso di recente e premiato con il Pardo d’onore nel 1997, un regista che ritornò con i suoi ultimi film proprio a una riflessione sull'adolescenza.

Il regista di "Ultimo tango a Parigi"  (Parma, 1941 – Roma, 2018)

Il regista di "Ultimo tango a Parigi" (Parma, 1941 – Roma, 2018)

La serata di sabato sarà dedicata al ricordo del regista parmense, con la proiezione dello struggente
Io e te (2012), la partecipazione del pluripremiato montatore
Jacopo Quadri e del critico cinematografico del Corriere della Sera
Paolo Mereghetti.

L’immagine e la parola si contraddistingue per la ricerca di connessioni tra arti differenti e per la prima volta apre le sue porte alla poesia, invitando Mariangela Gualtieri, fondatrice della compagnia Teatro Valdoca insieme a Cesare Ronconi. La poetessa di Cesena sarà la protagonista domenica del rito sonoro Bello Mondo, in cui saranno letti testi tratti dalla raccolta Le giovani parole.

A seguire la proiezione in prima internazionale il film Gli indocili di Ana Shametaj. L’incontro sarà moderato da Laura Accerboni in collaborazione con Babel - Festival di Letteratura e traduzione e il supporto di OSA (Organico scena artistica!).

Per saperne di più:
Vai al sito dell'evento

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