Era la 788esima replica ma c’era la stessa emozione di una prima; era il ritorno di “Icaro” a Lugano ma c’è il timore possa essere l’ultima messa in scena dello spettacolo con cui Daniele Finzi Pasca da ventisei anni fa ridere e piangere il pubblico di mezzo mondo. « Dopo quello che è successo a Julie, ci ha confessato, è sempre più difficile mettere in scena la speranza in un ospedale. Potrebbe essere l’ultima volta, o la prossima lo faremo tutto diverso...».
Alla fine, domenica sera erano tutti in piedi gli spettatori del LAC per salutare il secondo e unico appuntamento luganese della “Trilogia della fragilità” - tra “Per te” e, in primavera, “Bianco su bianco” -, l’unico in cui il 53enne artista calca il palcoscenico. Due ore di monologo in un’immaginaria camera d’ospedale dove l’attore e regista accompagna un altro malato (una spettatrice scelta tra il pubblico) a superare la propria condizione di indigenza e dolore. Una situazione di fragilità e bisogno che negli anni sono diventate metafore ancora più urgenti della condizione umana.
In un'immaginaria camera di ospedale
Con la leggerezza della clownerie e l’empatia della poesia Daniele Finizi Pasca, senza smettere di far ridere e sorridere, ripropone le domande ultime dell’esistenza che fanno di “Icaro” un piccolo classico. Il volo, allora, che “Icaro” aiuta a spiccare non è solo la forza del teatro, la capacità di sognare, di superare le avversità della vita ma pure di tenere desto il cuore, di sostenere la speranza degli uomini abbracciandone fatiche e dolori.
La speranza per Finzi Pasca: ascolta e guarda la sua risposta
rsi 17.10.2017, 08:18
La speranza è «una parola da guerrieri», ci dice Finzi Pasca quasi citando una delle battute di “Icaro”: «Volare è facile, è scappare che è difficile». Oltre all’impeto ideale del volo è necessaria la lotta, oltre alla magia del teatro la vita impone il sacrificio del distacco. Una fatica che Daniele Finzi Pasca non fa temere e abbraccia e così, mentre il pubblico in piedi ancora applaude, si comprende come niente rinnovi la speranza come l’incontro con persone appassionate.
Ai 26 anni di “Icaro” e alla sua messa in scena al LAC il Quotidiano dedicherà un approfondimento lunedì 23 ottobre 2017.
(m.h.)