Cultura e spettacoli

Quattro terzi revival

Il bellissimo Ida e il gusto per il formato "vecchia tv"

  • 29 maggio 2014, 16:44
  • 4 settembre 2023, 16:52
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  • Frenetic Films

C’è un’ondata vintage in atto, portata avanti da registi le cui scelte somigliano a dischi trentatre giri più che a file digitali. Dal cileno Larràin (No) al portoghese Gomes (Tabu) al polacco d’Inghilterra Pawel Pawlikowski (già regista del delicato My Summer of Love), il formato quattro terzi e soluzioni fotografiche retrò diventano strumenti per riflettere sul passato in maniera estetizzante, ma anche ricca di desiderio filologico.

Nella Polonia del 1962 Anna, novizia in un convento e orfana, scopre di non essere colei che credeva di essere. In realtà si chiama Ida, è ebrea, i suoi genitori sono stati uccisi in circostanze misteriose durante la guerra. Dall’incontro con l’unica parente superstite, la zia Wanda, giudice e eroina comunista della resistenza, nascono le premesse per una cruda, lenta, coinvolgente ricerca della verità.

Presentato lo scorso settembre al Festival di Toronto, il film è ora nelle sale della Svizzera italiana.

mz

* * * * ½ - IDA di Pawel Pawlikowski, con Agata Truebuchowska, Agata Kuleszka (Polonia, Danimarca 2013)

* lasciamo perdere
* * si può fare
* * * ci siamo
* * * * da non perdere
* * * * * capolavoro

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