L'edizione 2016 del Salone internazionale dell'alta orologeria, che ha chiuso i battenti venerdì, è stata caratterizzata, come previsto, dalle turbolenze che hanno investito il ramo, anch'esso confrontato con le flessioni dei mercati asiatici e le instabilità geopolitiche.
Il bilancio dell'evento ginevrino, il 26mo della serie, è tuttavia meno nero di quanto si temesse, sempre premettendo che le attese erano comunque modeste.
Gli affari nel settore, stando alle statistiche pubblicate dall'organizzazione mantello, stanno subendo un sensibile rallentamento: dopo anni di crescita, con tassi superiori anche al 10%, il ridimensionamento è stato drastico; nel 2013 e nel 2014 la progressione è stata a malapena del 2%, mentre nei primi 11 mesi del 2015 si constatata una diminuzione del 3,3%.
ATS/dg