Economia e Finanza

Criptovalute: la fine di un'era?

Bitcoin e altre monete digitali continuano a far discutere. Dopo il fallimento miliardario della piattaforma FTX, ci si chiede se siano ancora una valida proposta di investimento

  • 16 dicembre 2022, 14:39
  • 8 febbraio, 12:27

Criptovalute che fare?

I servizi 11.12.2022, 23:15

Criptovalute sì o criptovalute no? Sono sempre di più gli operatori finanziari che si pongono questa domanda. I recenti fatti di cronaca cominciano a fare dubitare anche chi da sempre – nel mondo finanziario – pensava che questo strumento avrebbe portato a una rivoluzione. Negli anni le monete virtuali si sono moltiplicate, attualmente non esistono solo i Bitcoin ma anche decine e decine di altre.

Si tratta però di uno strumento che rimane di difficile comprensione per il normale cittadino. E anche i consulenti finanziari vanno con i piedi di piombo. Come alla VZ Vermögenszentrum, che raccomanda prudenza: si tratta di una classe di investimento ancora molto speculativa, le criptovalute sono soggette a forti fluttuazioni anche sul brevissimo periodo. La soluzione migliore per minimizzare i rischi è quella di rivolgersi a una banca possibilmente svizzera regolamentata dalla FINMA.

C’è poi un altro aspetto da tenere presente. Quello della successione. In caso di decesso i Bitcoin spariscono a meno che la chiave private per accedere ai conti non sia stata tramandata agli eredi. Una problematica che riguarda chi investe in proprio con una sorta di “fai da te”.

Si stima che i bitcoin da considerare persi perché bloccati in portafogli sulla blockchain siano tre milioni e mezzo, sia a causa di password dimenticate o di guasti ai computer. Partendo da un valore di 15'000 franchi a bitcoin la cifra totale supera i 52 miliardi di franchi svizzeri.

C’è poi l’aspetto che riguarda la fiscalità: anche in questo caso – sottolinea il professore di diritto tributario della SUPSI Samuele Vorpe – il pagamento delle tasse in Bitcoin no sembra fare breccia. Sembra più un aspetto di marketing, ma la diffidenza è ancora molta proprio perché le criptovalute sono considerate ancora molto instabili

La difesa dell'esperto

In mezzo a questa diffidenza c’è però che difende le criptovalute. Come l’avvocato Lars Schlichting, secondo cui la moneta virtuale è molto meno pericolosa di quanto si voglia far credere. A rovinare la reputazione del Bitcoin – sostiene l’esperto - è la speculazione, che crea delle bolle e dei crolli che rendono la criptovaluta poco stabile e poco utilizzabile per fare dei pagamenti. La crisi degli ultimi mesi è anche dovuta al fatto che molti attori sul mercato operano da giurisdizioni dove la vigilanza da parte delle autorità è blanda se non inesistente.

Ospite in studio Lars Schlichting

I servizi 11.12.2022, 23:14

Questo e altri temi sono stati affrontati dalla trasmissione Tempi Moderni (#rsitempimoderni), il magazine economico della RSI, in onda ogni domenica alle 21.55 su RSI LA1. La trasmissione è disponibile anche online.

Criptovalute, siamo a un bivio?

Tempi moderni 11.12.2022, 21:55

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