Nel terzo trimestre del 2023 UBS ha subito una perdita netta di 785 milioni di dollari (circa 705 milioni di franchi), dovuta principalmente ai costi di integrazione di Credit Suisse. I risultati includono per la prima volta la performance dell’ex concorrente e non consentono quindi un vero e proprio confronto anno su anno.
La perdita netta è stata superiore alle previsioni degli analisti consultati dall’agenzia AWP, che si aspettavano una perdita netta media di 430 milioni di dollari.
Nel terzo trimestre del 2022, la banca con le tre chiavi aveva registrato un utile netto di 1,7 miliardi di dollari, ma il dato parziale comprendeva appunto solo la performance di UBS.
Tra luglio e settembre di quest’anno l’utile d’esercizio prima delle imposte della nuova entità nel suo complesso, escludendo gli effetti dell’integrazione di Credit Suisse, è stato di 844 milioni di dollari (758 milioni di franchi), ha annunciato la banca zurighese in un comunicato stampa di oggi, martedì.
Nei primi nove mesi dell’anno, il gruppo ha comunicato di aver realizzato risparmi lordi pari a 3 miliardi di franchi legati all’integrazione di Credit Suisse e prevede di compiere ulteriori progressi entro la fine del 2024. Rispetto alla fine del 2022, la forza lavoro combinata del colosso bancario è diminuita di 13’000 posizioni, attestandosi a 115’900 unità equivalenti a tempo pieno alla fine di settembre.
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