L’orologeria svizzera spera di poter stabilizzare la propria situazione nel 2017, dopo 17 mesi consecutivi di calo nel settore delle esportazioni. L’introduzione a partire da gennaio della nuova regolamentazione sullo “swiss made” porterà vantaggi grazie a una maggiore credibilità e affidabilità dei marchi, se si pensa che solo nel 2016 sono stati venduti circa un milione di orologi svizzeri contraffatti.
Il 2016, tuttavia, si chiude ancora nelle cifre rosse, con le vendite all'estero che fanno segnare un ribasso del 10%, pari a 19,5 miliardi di franchi, secondo quanto rivela Jean-Daniel Pasche, presidente della Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH). Valori ben distanti dal record di 22,2 miliardi del 2014 e dei 21,5 fatti registrare nel 2015.
Segnali positivi stanno però già emergendo in Cina e in Corea del Sud, mentre il Regno Unito, forte anche della svalutazione della sterlina, resta il migliore mercato europeo; una boccata d’ossigeno dovrebbe giungere anche dal dollaro forte.
ats/mamo