Economia e Finanza

L'audio: "Schettino torni sulla nave!"

Arresti domiciliari per il comandante della Concordia

  • 17.01.2012, 18:33
  • 05.06.2023, 17:57
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La Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio, al largo della Toscana.

  • KEYSTONE

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Venerdì notte, durante l'affondamento della Costa Concordia, un ufficiale della Capitaneria di porto di Livorno (Di Falco) ha ordinato al comandante Francesco Schettino di tornare sulla nave e prestare soccorso. Un ordine che verosimilmente non è stato rispettato.

Disposti gli arresti domiciliari

Si lavora in mare e si lavora in aula, a Grosseto, dove il Giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari per Schettino, che rispondendo per oltre tre ore alle domande del gip ha ammesso l'errore umano - "Ero io al comando al momento dell'impatto" - ma ha negato l'omissione di soccorso: "Non ho abbandonato la nave". Fonti vicine all'inchiesta hanno fatto sapere che il comandante sarà sottoposto a esami tossicologici. Schettino è stato quindi rilasciato e nella notte ha fatto ritorno a casa, nei pressi di Sorrento.

Trovati altri cinque corpi; restano 24 dispersi

I sommozzatori della Guardia Costiera hanno individuato altri cinque cadaveri nella parte di poppa sommersa: quattro uomini e una donna. Il bilancio provvisorio sale a 11 morti. Di conseguenza il bilancio ufficiale dei dispersi scende a 24. La lista dei passeggeri - come riferito dalla Protezione Civile - è approssimativo poichè l'elenco ufficiale si trova ancora sulla nave. In vista di un cambiamento climatico e delle condizioni del mare, gli uomini della Marina Militare hanno deciso di accelerare le ricerche, ricorrendo a microcariche esplosive. Aprendo dei varchi sulla chiglia, hanno un accesso più rapido alle parti sommerse.

Evitare il disastro ambientale

Intanto sono state prese misure per evitare l'inquinamento delle acque nel caso dovesse fuoriuscire del carburante. Nella nave vi sono 2'380 tonnellate di gasolio, che un team di esperti, a partire da mercoledì, dovrà pompare fuori dai serbatoi. Ieri erano apparse in acqua le prime chiazze; si tratta di combustibile leggero, che evapora e non desta dunque troppe preoccupazioni.

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