Il tentativo di rilancio di Repower passa da un ritorno al passato. A quella strategia che per decenni ha garantito al gruppo di Poschiavo successo e risultati invidiabili. Un successo venuto meno negli ultimi anni e che ha messo in difficoltà anche il comune grigionitaliano che proprio lunedì ha deciso di aumentare le imposte del 5%.
Repower, ha comunicato l’azienda, concentrerà le proprie forze sulle attività tradizionali (produzione, trading, trasporto e vendita di energia). E ciò ricentrando le sue attività. Da un lato focalizzandosi su Svizzera (prevista una stretta collaborazione con Swisspower Energy) e Italia. Dall’altro abbandonando le fonti non rinnovabili, disinvestendo all’estero (Romania, centrali nucleari e Teverola).
Ma non solo. Il consiglio d’amministrazione di Repower ha deciso l’uscita dalla borsa svizzera nell’aprile 2016. In seguito, se la prossima assemblea prevista a Landquart il 12 maggio approverà l’operazione, i titoli attuali (azioni al portatore e buoni di partecipazione) saranno convertiti in azioni nominative uniche.
Diem/ATS
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