La Svizzera potrà nuovamente esportare armi verso gli Emirati arabi uniti. Il blocco delle autorizzazioni già concesse è stato tolto, ora che i due paesi hanno deciso di creare una Commissione congiunta d'inchiesta per fare luce sul ritrovamento in Siria - nel 2003 - di granate a mano elvetiche, fabbricate per l'esercito degli Emirati, il quale, acquistando tale materiale bellico, aveva firmato una dichiarazione di non riesportazione. Lo ha riferito oggi la Segreteria di Stato dell'economia.
Granate elvetiche vendute agli Emirati, ritrovate in Siria
Nelle ultime settimane i media avevano però diffuso alcune immagini di bombe confederate rinvenute in Siria (luogo del ritrovamento non ancora confermato con assoluta certezza). Qualora le indagini dovessero confermare che le granate fornite agli EAU siano veramente state riesportate, le disposizioni contrattuali risulterebbero violate.
Nell'attesa di chiarire la situazione, Berna non autorizzerà nuove esportazioni di armi, ma ha deciso di sbloccare la consegna laddove i permessi erano già stati rilasciati (e poi congelati quando la vicenda era venuta alla luce).
Il carico incriminato consiste in 225'162 granate a mano destinate verso Gli emirati. Non è al momento noto come le armi siano finite nel paese guidato da Bashar al-Assad, dato che la Svizzera non ne esporta in Siria dal 1998.