Quella di venerdì è stata una giornata nera per le borse mondiali. Le maggiori piazze finanziarie hanno registrato perdite molto importanti. In Svizzera l’indice SMI ha chiuso con un -3,59%, scendendo sotto la soglia degli 11’900 punti. Dei 30 maggiori titoli, solo Lindt e Nestlé hanno addolcito la pillola, mentre i pesi massimi della farmaceutica Roche e Novartis hanno limitato i danni. Hanno fatto meglio di Zurigo ma non bene Parigi (-1,61%), Milano (-2,55%), Francoforte (-2,33%), Londra (-1,31%) e Amsterdam (-3,11%).
A trascinare verso il basso le borse sono state le cattive notizie sul fronte economico che sono arrivate dagli Stati Uniti giovedì, ma anche quelle odierne, che mostrano un mercato del lavoro in difficoltà: in luglio il mercato ha creato solo 114’000 nuovi impieghi a fronte dei 179’000 del mese precedente. Il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 4,1 al 4,3%. Dati che alimentano i timori di una recessione per la prima economia mondiale, condizionando buona parte del resto del mondo.
A Wall Street, in apertura di seduta sono i titoli tecnologici ad essere finiti sotto pressione dopo l’annuncio da parte di Intel del taglio del 15% della sua forza lavoro, quindi circa 18’000 dei suoi 125’000 posti. L’azione ha ceduto oltre un quarto del suo valore.
SEIDISERA 18.00 del 02.08.2024