Dopo l'abbattimento, sabato pomeriggio, di un terzo oggetto volante non identificato nello Stato canadese dello Yukon (al confine con l'Alaska), poche ore dopo è scattato un nuovo allarme per la presenza di un altro mezzo volante non identificato, questa volta nei cieli dello Stato USA del Montana. Ciò ha portato la Federal Aviation Administration (FAA, il regolatore dello spazio aereo statunitense) a chiudere lo spazio aereo sul Montana per garantire le attività del Dipartimento della difesa.
Il Pentagono ha "rilevato un'anomalia del radar e ha inviato aerei da combattimento per indagare". Come spiegato in seguito dal NORAD (il North American Aerospace Defense Command), i velivoli inviati per le verifiche "non hanno identificato alcun oggetto da correlare ai segnali radar". Le autorità continuano a controllare la situazione.
Il nuovo allarme, come accennato, a poche ore di distanza dall'abbattimento, sui cieli dello Yukon durante un'operazione congiunta USA-Canada, di un oggetto "dalla forma cilindrica come quello neutralizzato venerdì in Alaska" come lo ha definito la ministra della Difesa canadese Anita Anand. La ministra ha poi precisato che l'oggetto "era più piccolo del pallone-spia abbattuto dal Pentagono al largo delle coste del South Carolina e volava a 40'000 piedi (12'000 metri) di altitudine, ponendo una ragionevole minaccia alla sicurezza aerea".