Lo Sri Lanka sta affrontando la più grave crisi economica della sua storia, con una forte svalutazione della moneta, la mancanza di beni di prima necessità e importanti proteste in tutto il Paese, con i manifestanti che chiedono le dimissioni del primo ministro e del presidente, suo fratello. Tutti gli altri 26 ministri del Governo, così come il presidente della Banca centrale si sono già ritirati.
Le radici della crisi sono diverse: un drastico taglio alle tasse nel 2019, durante la campagna elettorale, ha ridotto le risorse a disposizione dello Stato. In seguito sono i fertilizzanti chimici sono stati messi al bando, con raccolti molto inferiori alle aspettative. La crisi del turismo causata dalla pandemia ha poi distrutto una delle principali entrate economiche del Paese.
Lo Sri Lanka ha accumulato 40 miliardi di dollari di debiti esteri negli ultimi anni, che devono essere saldati, e ora mancano i soldi per importare cibo e carburante. Per il Paese si profila quindi il fallimento, a meno di un intervento esterno per rifinanziare l'economia.