Anis Amri era conosciuto dalle autorità tedesche con almeno 14 diverse identità come è emerso dalle parole di Dieter Schuermann, direttore dell’anticrimine del Nordreno-Westfalia.
Arrivato in Germania nell'estate 2015, è stato classificato “come pericoloso” per la prima volta, nel febbraio 2016, su iniziativa della polizia criminale regionale, e successivamente da marzo 2016 è stato schedato così anche a Berlino.
Le forze dell’ordine hanno provato più volte ad avviare procedimenti contro l’uomo ma le procure competenti hanno rigettato le richieste.
Inoltre, è risultato vano il tentativo di aprire un fascicolo su di lui per il sospetto che volesse commettere un atto violento, dato che non è stato possibile raccogliere elementi concreti sufficienti che potessero essere valutati come indizi di reato.
ATS/AnP
RG delle 18.30 del 5 gennaio 2017; il servizio di Walter Rauhe
RSI Info 05.01.2017, 19:18
Contenuto audio