Brasile, forse il gelo all’origine del crash aereo

In Brasile gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente aereo costato la vita ieri, venerdì, a 61 persone nel sud-est del Paese.

L’inchiesta sulle cause dell’impressionante caduta del velivolo, un ATR72 della compagnia Voepass, è condotta dal Centro nazionale di investigazione e prevenzione degli incidenti aerei (Cenipa). A bordo dell’aereo, precipitato in picchiata, si trovavano 57 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Le immagini diffuse da media locali hanno mostrato l’apparecchio in caduta ad alta velocità e una lunga colonna di fumo nella zona dell’impatto, un quartiere residenziale della località di Vinhedo, dove non sono state segnalate vittime fra gli abitanti.

A prendere corpo, circa le cause dello schianto, è al momento l’ipotesi di una destabilizzante formazione di gelo. Voepass ha ammesso che l’ATR72 fosse “sensibile” al gelo, ma ha anche affermato che il dispositivo antigelo era perfettamente funzionante al momento del decollo. Si attendono quindi i riscontri dalla “scatola nera” dell’aereo, che è stata già recuperata.

Intanto il costruttore dell’aereo, filiale di Airbus e del gruppo italiano Leonardo, ha reso noto che “gli specialisti ATR sono pienamente impegnati a sostenere” l’inchiesta in corso. Il primo volo di un aereo di questo modello, che viene prodotto in Francia, risale all’aprile del 2010.

Sul luogo dell’impatto è quindi iniziato il recupero delle salme per le loro identificazioni. I resti delle vittime saranno trasferiti nel principale obitorio dello Stato di San Paolo. Il presidente brasiliano Lula da Silva ha intanto decretato 3 giorni di lutto nazionale.

Il volo era in corso fra la località di Cascavel, situata nello Stato meridionale di Parana, e lo scalo internazionale di Guarulhos, a San Paolo. La perdita dei contatti radar è stata registrata alle 18.22 ora svizzera. Pochi minuti dopo, il tragico schianto.