Sette persone sono morte e oltre cinquanta sono rimaste ferite a causa degli incendi boschivi che da domenica devastano il Portogallo. Più di 5’300 soccorritori, tra vigili del fuoco, membri della protezione civile e militari, stanno combattendo contro più di 20 grandi roghi nelle regioni nord e centrale del paese. Questi sforzi sono supportati dall’impiego di 21 aerei e elicotteri antincendio, e da un ulteriore aiuto aereo proveniente da Spagna, Italia, Francia e Grecia, inviato in risposta a un appello di emergenza da Lisbona.
Quest’anno, il Portogallo era stato risparmiato da gravi incendi fino a questa settimana, quando in meno di 48 ore più di 10’000 ettari di terreno sono stati distrutti. Le regioni di Aveiro, Porto, Coimbra e Viseu sono state le più colpite, con sette vittime a Tábua, dove tre vigili del fuoco sono periti intrappolati dalle fiamme.
Le autorità hanno sfollato centinaia di persone e arrestato quattro sospetti per incendio doloso, anche se non è ancora chiaro se ci sia un collegamento diretto con gli incendi attuali. La situazione ha causato anche la chiusura di alcune autostrade e strade rurali, oltre a interruzioni significative nei servizi di trasporto pubblico. Ai cittadini è stato consigliato di restare in casa e limitare l’uso dell’acqua per fronteggiare l’emergenza.
Emergenza incendi in Sudamerica
Telegiornale 15.09.2024, 20:00