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Genova, consulenti al lavoro

Primo sopralluogo dei collaboratori della procura per chiarire le cause del crollo del ponte Morandi

  • 20 agosto 2018, 01:22
  • Ieri, 00:35
Continuano le operazioni di messa in sicurezza

Continuano le operazioni di messa in sicurezza

  • ansa

È cominciato domenica con il prelievo dei materiali, l'esame dei luoghi e la ricognizione fotografica in contraddittorio con gli esperti inviati dalla società Autostrade il lavoro dei consulenti tecnici nominati dalla procura di Genova che indaga sul crollo del ponte Morandi. Un lavoro tecnico capillare che dovrà portare i consulenti a capire come sia potuto crollare il viadotto che ha ucciso 43 persone e causato seicento sfollati.

Secondo quanto appreso, sono stati prelevati significativi campioni sia di calcestruzzo che delle strutture in acciaio che verranno sottoposti a complesse analisi di laboratorio.

A prima vista l'ipotesi più accreditata è che siano state una serie di concause a provocare il crollo: "Il ponte prima si è storto, poi è caduto" ha detto Roberto Ferrazza, presidente della commissione ispettiva del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al termine del sopralluogo. Il cedimento dello strallo "resta una ipotesi del cedimento", ha detto ancora Ferrazza.

02:14

Un ponte in otto mesi

Telegiornale 18.08.2018, 22:00

I magistrati che si occupano delle indagini, invece, stanno vagliando il materiale documentale sequestrato già agli atti a partire dalla relazione del Politecnico di Milano che segnalava, già nell'ottobre 2017, alcune “significative anomalie” agli stralli dei piloni 9 e 10. In base a quella relazione, la società Autostrade aveva deciso per un intervento di rinforzo di uno degli stralli del pilone 9 che avrebbe dovuto essere cantierato dopo l'estate 2018 e che aveva già avuto il via libera del Ministero.

01:17

Ponte crollato a Genova, le prime immagini

EBU 14.08.2018, 15:18

Un'altra indagine corre parallela a quella sul crollo: la polizia postale sta conducendo accertamenti per riscontrare e monitorare quanto accaduto il 14 agosto, subito dopo il crollo del ponte: per alcune ore ci sarebbe stato un traffico di tweet, probabilmente anomalo, generato dal Messico, ma anche da Mali e Oman. Il dubbio è che possa essersi trattato di "troll" utilizzati per mettere in circolazione fake news o per orientare opinioni online.

ATS/ludoC

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