Manca poco a mezzanotte e le principali capitali europee, ma non solo, stanno preparando i festeggiamenti con misure di sicurezza eccezionali, per contrastare il pericolo di eventuali attentati. Intanto, però, tutta una parte del mondo è già entrata nel 2018.
I fuochi d’artificio nella baia di Auckland, in Nuova Zelanda, sono stati il primo grande spettacolo a dare il benvenuto al nuovo anno, 12 ore prima della Svizzera. A seguire c'è stata Sydney dove, come da tradizione, c’è stato un grande spettacolo pirotecnico nella baia dell’Opera House. È stata poi la volta delle grandi città asiatiche: da Seul a Pechino, da Tokyo a Hong Kong.
È stata poi la volta di Mosca, in una Piazza Rossa blindata, tra tante luci in festa e rigide misure di sicurezza. A Berlino, per la grande festa alla Porta di Brandeburgo, è stata allestita "un'area di sicurezza" per le donne, per evitare il ripetersi di fatti come quelli avvenuti a Colonia due anni fa, quando a decine sono state molestate la notte di Capodanno. A Dubai i festeggiamenti sono stati "amplificati" da un record entrato nel Guiness dei primati, ossia il maggior numero di fuochi d'artificio lanciati il 1° gennaio e che hanno visto la torre Burj Khalifa (828 metri) al centro dello show.
Al di là dell'Atlantico, New York si prepara a festeggiare l’arrivo del nuovo anno (quando in Ticino saranno le 6.00 del mattino) a -12 gradi °C e con misure di sicurezza straordinarie: a Times Square, oltre un milione di persone si ritroverà per accogliere il 2018 e la metropoli è blindatissima, vittima nel 2017 di tre attentati: l'ultimo solo lo scorso 11 dicembre. E gli ultimi a festeggiare saranno invece gli abitanti delle isole Samoa americane…23 ore dopo rispetto alle vicine Samoa occidentali, tra le prime a brindare al 2018.
TG/ludoC/EnCa
Gli auguri di buon anno nelle Teche RSI [lanostraStoria.ch]