Il Kosovo va alle urne, premier Kurti favorito

Le elezioni di domenica in Kosovo dovrebbero vedere una nuova vittoria del primo ministro Albin Kurti, che punta sulla sua politica di fermezza nei confronti della Serbia. L’opposizione, molto divisa, punta il dito contro Kurti per i suoi deludenti risultati economici.

Al potere dal 2021, il primo ministro socialdemocratico, membro del partito Vetevendosje (VV - autodeterminazione), e il suo governo si sono concentrati negli ultimi mesi sullo smantellamento delle ultime istituzioni parallele rimaste finanziate da Belgrado nelle aree del Kosovo a prevalenza serba.

Banche, uffici postali, autorità fiscali, emissione di targhe serbe: tutti gli uffici in cui Belgrado impiegava migliaia di persone e che consentivano alla minoranza serba di ricevere pensioni e prestazioni sociali sono stati chiusi. L’uso del dinaro serbo, prima tollerato, è stato vietato dal 1° febbraio 2024. “I gruppi criminali non hanno più alcun potere e non ne avranno mai. E non ci sono e non ci saranno mai targhe illegali”, ha dichiarato Kurti durante un comizio a Mitrovica, nel nord del Paese.

Queste chiusure, che riguardano banche, uffici postali, autorità fiscali, emissione di targhe (serbe) sono tutte strutture in cui Belgrado impiegava migliaia di persone, sono state ampiamente riportate dalla stampa e potrebbero dare al VV una vittoria importante. Gli ultimi sondaggi danno il partito al 50% dei voti, situazione simile alle ultime elezioni del 2021.