Una forte esplosione è avvenuta ieri, venerdì, in tarda serata nel nord del Kosovo non lontano da Zubin Potok, uno dei quattro più vasti Comuni a maggioranza serba. La polizia locale ha riferito che l’esplosione ha seriamente danneggiato un importante acquedotto conosciuto come Iber-Lepenci, che serve la popolazione di una vasta regione del Paese.
Una grande quantità d’acqua che fuoriesce dalle tubature sta allagando il territorio interessato dall’incidente, e si ha notizia dell’interruzione delle forniture idriche a diverse località del posto. Le autorità hanno per questo invitato i cittadini a garantirsi riserve di acqua potabile.
Sono in corso indagini per accertare le cause e le circostanze dell’esplosione, che da taluni viene ritenuta dolosa (il premier kosovaro Albin Kurti ha puntato il dito contro la Serbia che però nega ogni addebito), con l’obiettivo di danneggiare le infrastrutture critiche del Kosovo, e bloccare in particolare il flusso d’acqua utilizzata per il raffreddamento nei processi di centrali elettriche situate nella regione.
Preoccupazione è stata espressa dal Governo kosovaro, dall’ambasciata USA a Pristina e dalle principali forze politiche, che non escludono un’azione intenzionale da parte dei serbi locali al fine di creare problemi all’economia del Kosovo. Ma Srpska Lista, il principale partito della comunità serba, ha respinto le insinuazioni, chiedendo una immediata indagine sull’incidente, anche da parte di Kfor e Eulex, le missioni NATO e UE nel Paese.
Notiziario 07.00 del 30.11.2024
RSI Info 30.11.2024, 07:54
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