Hamas è pronto a concludere un accordo che prevede il rilascio in un’unica soluzione di tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza e una tregua di cinque anni con Israele, per porre fine alla guerra in corso, ha dichiarato oggi, sabato, un responsabile del movimento.
“Hamas è pronto per uno scambio di prigionieri (ostaggi israeliani contro prigionieri palestinesi) in un’unica operazione e per una tregua di cinque anni”, ha dichiarato all’AFP il funzionario di Hamas che ha mantenuto l’anonimato. Queste dichiarazioni arrivano mentre una delegazione del movimento islamista palestinese deve incontrare i mediatori al Cairo. Non è chiaro, a questo punto, se l’idea di una tregua di lunga durata sia stata proposta dallo stesso Hamas o dai mediatori egiziani e qatarioti.
Il 17 aprile Hamas, che si dichiara contrario a un accordo “parziale”, aveva respinto una proposta israeliana che prevedeva, tra l’altro, una tregua di 45 giorni in cambio del ritorno di dieci ostaggi vivi.
Richieste agli antipodi
Nella sua visione dell’accordo “globale” che sta cercando, il movimento chiede la cessazione delle ostilità, il ritiro completo delle truppe israeliane, lo scambio di ostaggi israeliani con prigionieri palestinesi e l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Israele, dal canto suo, chiede il ritorno di tutti gli ostaggi e il disarmo di Hamas e degli altri gruppi armati a Gaza. Quest’ultimo punto costituisce una “linea rossa” per il movimento.

Il dramma di Gaza
Telegiornale 23.04.2025, 20:00