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L’orso che muore di fame

Il video-denuncia dell’attivista Paul Nicklen: “Sono gli effetti del cambiamento climatico”

  • 9 dicembre 2017, 10:40
  • 23 novembre, 03:19
Un fermo immagine dal video di Paul Nicklen

Un fermo immagine dal video di Paul Nicklen

  • Paul Nicklen instagram

Pelle e ossa. Affaticato. Non ha nulla del grande predatore l’orso bianco ripreso in un video dell’attivista e fotografo del National Geographic Paul Nicklen mentre si trovava in Canada, sull’isola di Somerset. L’animale si trascina, rovista in un bidone e poi cade a terra. Morirà di fame.

My entire @Sea_Legacy team was pushing through their tears and emotions while documenting this dying polar bear. It’s a soul-crushing scene that still haunts me, but I know we need to share both the beautiful and the heartbreaking if we are going to break down the walls of apathy. This is what starvation looks like. The muscles atrophy. No energy. It’s a slow, painful death. When scientists say polar bears will be extinct in the next 100 years, I think of the global population of 25,000 bears dying in this manner. There is no band aid solution. There was no saving this individual bear. People think that we can put platforms in the ocean or we can feed the odd starving bear. The simple truth is this—if the Earth continues to warm, we will lose bears and entire polar ecosystems. This large male bear was not old, and he certainly died within hours or days of this moment. But there are solutions. We must reduce our carbon footprint, eat the right food, stop cutting down our forests, and begin putting the Earth—our home—first. Please join us at @sea_legacy as we search for and implement solutions for the oceans and the animals that rely on them—including us humans. Thank you your support in keeping my @sea_legacy team in the field. With @CristinaMittermeier #turningthetide with @Sea_Legacy #bethechange #nature #naturelovers This video is exclusively managed by Caters News. To license or use in a commercial player please contact info@catersnews.com or call +44 121 616 1100 / +1 646 380 1615"

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“Abbiamo scelto di condividere questa scena per rompere il velo di apatia della nostra società”, scrive il reporter nella didascalia che accompagna il video postato su Instagram. Un filmato che ha superato il milione di visualizzazioni e che riaccende i riflettori sulle conseguenze del riscaldamento climatico.

Dopo averlo condiviso, in molti gli hanno rimproverato di non essere intervenuto. “Non vado in giro con una pistola spara tranquillanti o con 400 chili di carne di foca – ha risposto Nicklen -. Ma anche se lo avessi aiutato, avrei solo prolungato la sua sofferenza: aveva gli arti atrofizzati”.

Per il fotografo, il vero aiuto è la denuncia: “Quando si parla di estinzione molti non hanno in chiaro cosa significhi. Questa è la fine che fanno gli orsi polari: muoiono di fame”.

ludoC

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