Ogni anno nel mondo si verificano 73 milioni di aborti indotti. Quando le donne incontrano ostacoli, spesso ricorrono a interruzioni di gravidanza non sicure, che rappresentano il 45% del totale di quelle eseguite ogni anno nel mondo e, nella stragrande maggioranza, in Paesi in via di sviluppo. A puntare l'attenzione sui rischi, nel momento in cui il diritto all'aborto è stato messo in discussione negli Stati Uniti e continua a esser negato in molti Stati del mondo, è l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
La mancanza di accesso a servizi di assistenza e gestione prima, durante e dopo l'aborto sicuri e tempestivi, spiega l'OMS, "rappresenta un rischio, non solo per il benessere fisico, ma anche mentale e sociale di donne e ragazze". Garantire l'accesso a cure per l'aborto sicuro, conclude l'OMS, "è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile relativi alla buona salute e al benessere e uguaglianza di genere".