Ricorre il 25esimo dall’esecuzione del leader rumeno Nicolae Ceausescu. Fu ucciso il giorno di Natale 1989 dopo un sommario processo nella località di Targoviste con la moglie Elena, dopo un tentativo di fuga in elicottero. Tre giorni prima era stato deposto in seguito a una sollevazione popolare favorita da una fortissima crisi economica.
Al potere dal 1965, nel 1989 il presidente, i suoi famigliari e accoliti vivevano nel lusso. Si ritiene che Ceausescu non avesse la percezione della realtà del paese. Il regime crollò dopo gli avvenimenti di Timisoara in cui l’esercito sparò sui manifestanti. Il 21 dicembre una manifestazione a Bucarest di sostegno al dittatore degenerò in scontri e Ceausescu fu costretto a scappare dal sontuoso palazzo presidenziale. Su un mezzo blindato cercò di far perdere le sue tracce mentre l’esercito si era oramai schierato coi manifestanti. I coniugi il 24 dicembre furono catturati e il giorno dopo fucilati.
Secondo un sondaggio di questi giorni, più del 40% dei romeni ritiene che la situazione sia oggi peggiore che ai tempi del regime comunista.
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Dal TG20:
RG 18.30 del 25.12.2014 Il servizio di Raniero Fratini