Coprifuoco anticipato in tutta Italia (alle 18 o alle 21), stop agli spostamenti tra Regioni, lockdown mirati nelle zone dove la diffusione della pandemia ha indici più elevati. Sono queste, tra le altre, le misure che dovrebbero essere contenute nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM). Un decreto che vede un braccio di ferro Governo-Regioni, perché i "governatori" di queste ultime - evidentemente - vorrebbero anche scaricare sul Governo la responsabilità delle misure più impopolari - ormai non più differibili, vista il crescere della conta di morti (208) ed infettati (29.907) dal coronavirus nelle ultime 24 ore - mentre il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte è stato chiaro: "Non si può che adottare una strategia diversificata sul territorio a seconda dei dati scientifici".
L'obbiettivo del premier Conte (il suo discorso è atteso per oggi, lunedì), dunque, è quello di costringere i presidenti delle Regioni a stabilire le cosiddette "zone rosse" in base alla diffusione territoriale del virus (indicata dall'indice Rt) e, di conseguenza, attivare lockdown locali, proprio attraverso il nuovo DPCM, che dovrebbe valere fino al 4 dicembre e che dovrebbe essere varato martedì, con, appunto, un coprifuoco anticipato. Su questo punto l'ipotesi di compromesso prevede un lockdown non più alle 18.00 nelle "zone rosse' ma un'estensione alle 21 per tutta Italia (oggi, a Milano, per esempio è alle 23.00). Anche se il Comitato tecnico scientifico (CTS), a quanto si apprende da fonti della maggioranza, non sarebbe d'accordo, preferendo invece le 18.00 per tutto il Paese.
Tra le altre limitazioni in arrivo quelle per gli over 70, l'interruzione della mobilità tra regioni (salvo ragioni di lavoro) e la chiusura dei centri commerciali nei weekend. Chiuderanno i musei, dopo cinema e teatri, ha detto il ministro Franceschini. Nelle aree a maggior contagio, si pensa a bar e ristoranti chiusi anche a pranzo; didattica a distanza anche in seconda media e obbligo di mascherina per le lezioni in presenza di elementari e prima media.
Il premier Conte farà comunicazioni oggi (lunedì) alla Camera alle 12.00 e al Senato alle 18.00; seguiranno voti sulle risoluzioni.