Settantacinque persone sono state arrestate in 28 paesi europei, con l’accusa di essersi scambiate online materiale pedopornografico. Le manette sono scattate nel quadro dell’operazione “Daylight”, avviata dopo che la polizia federale svizzera ha inviato ad Europol informazioni concernenti una vasta rete di diffusione di immagini e filmati di abusi sessuali commessi su minorenni.
L’inchiesta, coordinata dall’agenzia anticrimine dell’Unione Europea, ha preso il via un anno fa. Le autorità dei vari paesi coinvolti – elvetiche e norvegesi comprese – hanno nel frattempo ricevuto gli indirizzi IP ed i dossier dei sospettati.
Usavano la rete TOR
Le persone finite nel radar degli inquirenti avevano per la maggior parte più di 50 anni; si scambiavano il materiale rimanendo fra le quattro mura di casa sul cosiddetto deep web attraverso la rete TOR: un software che permette di navigare fra siti non indicizzati mantenendo un alto livello di anonimato (leggi l’inchiesta Il lato oscuro della Rete).
L’inchiesta è tuttora in corso e altre persone potrebbero presto essere arrestate in tutto il continente.
ludoC/AFP