La Guardia di finanza ha eseguito venerdì nove misure cautelari, tra cui tre arresti, nell'ambito dell'inchiesta sulla stesura di rapporti falsificati sulle condizioni di alcuni viadotti gestiti dalla società Autostrade per l'Italia.
L’indagine era partita dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, il 14 agosto 2018, e aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone, tra dirigenti e tecnici del gruppo autostradale e dell'azienda SPEA, specializzata nel settore dell'ingegneria delle infrastrutture.
Secondo i militari i tecnici avrebbero “edulcorato” le relazioni sullo stato dei manufatti controllati. Per l'accusa, in certi casi, i documenti rilasciati “erano quasi routinari” e quindi non “corrispondenti al vero stato delle strutture”.