Emmanuel Macron, accusato di inazione sul tema dell'accoglienza dei migranti, ha puntato il dito durante un intervento davanti a 130 rappresentanti locali giovedì a Quimper, in Bretagna, contro il populismo che si sta espandendo in Europa "come la lebbra". "Fanno le peggiori provocazioni e nessuno di scandalizza", ha affermato l'inquilino dell'Eliseo.
"Ci abituiamo a tutti gli estremi in paesi che, per anni, sono stati europeisti come noi", ha aggiunto, prima di lanciare una dura bordata contro le "nostre élite economiche, giornalistiche, politiche, che - ha ammonito - hanno una responsabilità immensa su questo tema".
La dichiarazione ha scatenato polemiche immediate all'estero e in particolare in Italia. "Un signore", ha commentato ironicamente Matteo Salvini, "ma io lezioni da chi ha l'esercito alla frontiera italiana non ne prendo. Accolga una decina di barconi e ne riparliamo". Toni poco teneri anche in patria: "Vuole farci litigare con il mondo", ha twittato Marine Le Pen.
pon/ANSA