Venezuela: l’UE crea un gruppo di contatto diplomatico per aiutare l’organizzazione di nuove elezioni presidenziali e si dà 90 giorni per arrivare ad un risultato. Il parlamento europeo riconosce Guaido come unico legittimo presidente ad interim, i Governi dei 28 non hanno invece una posizione comune.
Notiziario 14.00 del 31.01.2019 L'UE riconosce Guaidò
RSI Info 31.01.2019, 15:07
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Londra, Parigi, Berlino e Madrid riconosceranno Guaido come presidente legittimo se Maduro non convocherà nuove elezioni presidenziali entro otto giorni. Sono i quattro paesi che premono per il cambiamento.
RG 08.00 dell'01.02.2019 La corrispondenza di Tomas Miglierina
RSI Info 01.02.2019, 09:57
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L’Italia invece si sfila, con una linea molto cauta ma che non blocca le iniziative degli altri. Tentenna anche qualche altro paese, come l’Ungheria, il cui Governo ha buoni rapporti con la Russia, protettrice di Maduro. Preocupa anche il principio dell’autoproclamazione: riconoscerlo crea un precedente.
"Ho visto una posizione molto unita", dice l’alto rappresentante per la politica europea Federica Mogherini al termine della prima giornata di riunione informale tra i capi delle diplomazie dei 28, ma i fatti raccontano una storia un po’ diversa: certo, la richiesta di nuove elezioni diventa posizione comune, ma senza una scadenza precisa.
Il voto europeo
Non si fa problemi il Parlamento europeo, in una risoluzione – peraltro non vincolante, come tutte quelle di politica estera, materia puramente intergovernativa. Con 439 voti contro 104 e 88 astensioni l’assemblea ha deciso di considerare Guaido l’unico legittimo presidente ad interim. Maduro ha già definito gli europei (citiamo) una banda di sicofanti (cioè sostenitori di denunce false) appiattiti sulla linea di Donald Trump.
Thomas Miglierina