Le truppe ucraine sono avanzate mercoledì almeno per una decina di chilometri in territorio russo nella regione di Kursk, secondo le immagini analizzate dall’Institute for the study of war statunitense. Secondo canali Telegram russi, avanguardie sarebbero entrate per 25 chilometri in Russia, scontri sarebbero in corso a Korenovo. L’offensiva di un migliaio di soldati di due brigate esperte, con mezzi blindati e carri armati appoggiati dall’artiglieria, ha colto di sorpresa martedì le truppe di frontiera, in una zona da tempo risparmiata dal conflitto, e ha innescato furiosi combattimenti. È ancora in corso, anche se l’avanzata ucraina è stata di molto rallentata se non del tutto fermata. Kiev ufficialmente tace, Washington assicura di non essere stata preventivamente informata (anche se mezzi blindati statunitensi sono stati utilizzati nell’attacco) mentre Vladimir Putin ha parlato di “provocazione”. Il governatore regionale Alexei Smirnov ha ordinato lo stato di emergenza. Parlando a RIA Novosti un rappresentante regionale ha tuttavia definito giovedì mattina la situazione “stabile e sotto controllo”.
Alcune case di Sudzha colpite dalle truppe ucraine
Successo e scopi dell’operazione - alla quale secondo diverse fonti ha preso parte almeno un migliaio di soldati - sono oggetto di dibattito. Diversi villaggi di confine sono caduti nelle mani dei soldati ucraini, che sarebbero arrivati fino a Sudzha, località di 5’000 abitanti, prendendo il controllo della stazione di distribuzione lungo l’ultimo gasdotto che ancora porta il gas russo in Europa attraverso l’Ucraina fino in Austria e in Slovacchia. Il flusso non è tuttavia interrotto. La guardia nazionale ha rafforzato la sicurezza attorno alla centrale nucleare di Kursk, distante comunque una sessantina di chilometri dalla frontiera.
Tremila persone sono state sfollate. Le prime sono arrivate nella vicina regione di Oriol. I civili morti sono cinque. Secondo il Ministero della sanità russo, si contano almeno 30 feriti, fra cui 19 ricoverati in ospedale. Uno di questi è Evegni Paddubny, conosciuto corrispondente di guerra della televisione di Stato, preso di mira da un drone ucraino e ora ricoverato in cure intense.
RG 12:30 dell’8.8.2024 Il servizio di Davide Maria De Luca
RSI Info 08.08.2024, 12:34
Continua l'offensiva ucraina a Kursk
Telegiornale 08.08.2024, 20:00