Il governo di Israele ha tolto i metal detector installati agli ingressi della Spianata delle Moschee di Gerusalemme, e utilizzerà altri dispositivi di sorveglianza più discreti. All'adozione della misura di sicurezza avevano fatto seguito violenti scontri, in cui venerdì e sabato, tre israeliani e quattro palestinesi erano rimasti uccisi.
La decisione di non utilizzare più i rilevatori di metalli è stata presa dall'ufficio del premier, Benjamin Netaniayu, dopo un'intensa mobilitazione diplomatica internazionale, volta a evitare l'estendersi della crisi all'esterno dello Stato ebraico e dei Territori palestinesi. Nella serata di ieri, lunedì, l'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, aveva chiesto, al termine della riunione del Consiglio di sicurezza, che venisse trovata una soluzione entro venerdì, giorno di preghiera islamico; la situazione veniva definita "potenzialmente catastrofica".
La rimozione dei metal detector da parte israeliana non soddisfa però Sheikh Najeh Bakirat, il direttore della moschea al-Aqsa, la più grande di Gerusalemme, che si trova sulla Spianata.
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RG 18.30 del 25.7.2017 Il servizio di Chiara Savi