Turchia: UE minaccia sanzioni

I ministri degli esteri dell'Unione Europea hanno sollecitato la Turchia a sospendere le perforazioni esplorative alla ricerca di idrocarburi nelle acque del Mediterraneo orientale oggetto di una disputa con Grecia e Cipro (membri dell'UE) sulla sovranità ed hanno deciso di accelerare la preparazione di eventuali sanzioni da attuare se Ankara ignorerà il loro appello.

L'alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Josep Borrell, ha parlato di "frustrazione crescente" nei confronti della Turchia ed ha specificato che le misure di ritorsione – essenzialmente blocco di beni e interdizioni di viaggio contro alti responsabili turchi – potrebbero essere estese fino a privare di accesso ai porti europei le navi battenti bandiera turca. Anche le sanzioni economiche non sono escluse.

Da mesi la zona di mare è oggetto di crescenti tensioni; le marine militari di Grecia e Turchia hanno condotto entrambe esercitazioni nell'area. Il parlamento di Atene ha ratificato ieri un accordo bilaterale di delimitazione della zona economica con l'Egitto che di fatto priva la Turchia di un accesso diretto al mare della Libia. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato la Grecia a non giocare col fuoco. Entrambi i paesi sono alleati NATO.

L'imposizione delle sanzioni europee potrebbe essere decisa dei leader UE al loro prossimo vertice il 24-25 settembre. La Turchia gioca un ruolo chiave in numerose questioni aperte per l'UE, a cominciare dalla crisi migratoria.