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Reportage

Ucraina e le streghe di Bucha

di Vincenzo Leone

  • 19.11.2024

Sul giubbotto antiproiettile poggiato sulla panca tre caricatori di proiettili per AK-47, e due patch militari. Una con la bandiera ucraina, sull’altra un soldato in mimetica con una mitragliatrice su un SUV e la scritta “unità di difesa mobile aerea”. Nei boschi di Bucha – trenta chilometri dal centro di Kiev - si addestra un’unità specializzata nell’abbattere droni russi in arrivo sulla capitale. È un’unità di difesa territoriale su base volontaria che ha una particolarità. È formata quasi interamente da donne, si fanno chiamare “streghe di Bucha” e tutte hanno vissuto da vicino l’occupazione militare russa che qui è iniziata il 24 febbraio del 2022 ed è durata 33 giorni. Tra loro “ci sono donne i cui mariti, fratelli o genitori sono stati uccisi durante l’occupazione, la liberazione o in azioni di combattimento”, racconta dalla base di primo mattino il colonnello Andre Verlaty, comandante dell’unità territoriale.

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